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Negli ultimi anni, l’Europa ha avvertito un crescente bisogno di innovazione e di una maggiore competitività nel contesto globale. In risposta a questo imperativo, un gruppo di diciannove leader europei ha scritto una lettera al presidente del Consiglio europeo, António Costa, evidenziando l’urgenza di semplificare le normative e di procedere con l’implementazione del cosiddetto 28° regime. Questo regime rappresenta un’opportunità fondamentale per le startup e le scaleup, mirando a ridurre la complessità normativa e a rendere il mercato unico europeo più accessibile.
Il richiamo all’azione
La lettera inviata dai leader europei non è solo un monito, ma una vera e propria chiamata all’azione. I firmatari, tra cui la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, riconoscono che la semplificazione burocratica è essenziale per stimolare la crescita economica. Le richieste principali includono l’adozione di misure concrete già entro la fine dell’anno, affinché la Commissione europea sviluppi un piano per abbattere le burocrazie e rivedere le normative obsolete.
Scadenze e obiettivi
Per garantire un progresso tangibile, sono state fissate scadenze politiche chiare. È prevista una riunione straordinaria del Consiglio europeo sulla competitività nel febbraio 2026, insieme a rapporti periodici della presidente della Commissione ai leader UE a partire da dicembre 2025. Queste iniziative si basano sul Rapporto Draghi, che delinea le priorità per migliorare la competitività europea attraverso l’innovazione e la decarbonizzazione.
Il significato del 28° regime
Il 28° regime è visto come una delle misure più promettenti per rimuovere gli ostacoli normativi che attualmente frenano le startup. Questa iniziativa mira a creare un quadro giuridico unico per tutte le aziende operanti in Europa, standardizzando le procedure societarie e fiscali nei vari stati membri. In questo modo, si intende ridurre i costi e facilitare l’espansione internazionale delle imprese.
Un’opportunità per le startup
Il 28° regime è particolarmente rilevante per il settore tecnologico, che ha spesso lamentato la mancanza di un quadro normativo coerente tra i diversi paesi europei. La necessità di unire le forze per creare un ambiente favorevole all’innovazione è stata ribadita in numerosi rapporti, tra cui il Rapporto Letta sul mercato unico. Questo documento sottolinea che l’integrazione del mercato è cruciale per la crescita e che le normative frammentate in diversi settori erodono la competitività delle aziende.
Le sfide da affrontare
Nonostante le buone intenzioni espresse nella lettera, molti osservatori hanno espresso preoccupazioni riguardo alla lentezza con cui vengono attuate le riforme. Le raccomandazioni formulate nei rapporti precedenti rischiano di rimanere inattuate se non si agirà con prontezza. La questione del 28° regime funge da termometro politico: se la Commissione europea presenterà una proposta concreta, l’interesse del mercato sarà stimolato; in caso contrario, ci si troverà di fronte a un ulteriore ritardo nella modernizzazione delle normative.
Il messaggio dei leader europei è chiaro: non è più tempo di procrastinare. La semplificazione delle regole e l’implementazione del 28° regime devono diventare priorità assolute per garantire un’Europa competitiva e pronta a raccogliere le sfide future. La strada da percorrere è delineata: è ora di agire.

