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Negli ultimi anni, il tema del social scoring è emerso come una delle questioni più controverse nel dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA). Con l’entrata in vigore del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, noto anche come AI Act, la questione ha assunto un’importanza cruciale. Questa normativa non solo definisce l’uso responsabile dei sistemi di IA, ma solleva interrogativi significativi sulle conseguenze di tali pratiche sulle vite quotidiane. Si osservano collegamenti tra la legislazione e le rappresentazioni distopiche, simili a quelle illustrate nella serie Black Mirror.
Il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale
Il Regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento europeo è entrato in vigore il 1° agosto 2024, stabilendo regole per l’uso responsabile dei sistemi di IA. Uno degli aspetti più rilevanti riguarda le pratiche di social scoring. Questo sistema, che attribuisce punteggi sociali a individui o gruppi in base al loro comportamento, è stato messo in discussione per i rischi di discriminazione e esclusione sociale.
Il regolamento vieta esplicitamente alcune pratiche, mentre consente valutazioni in contesti ben definiti, creando un confine sottile tra ciò che è permesso e ciò che non lo è. Emerges una chiara volontà da parte delle istituzioni europee di evitare che il social scoring degeneri in un sistema di controllo sociale oppressivo.
Parlando di social scoring, è cruciale menzionare l’episodio Nosedive di Black Mirror. In questo episodio, le persone sono costantemente valutate da chi le circonda attraverso un sistema di punteggio sociale, dove ogni interazione può influenzare in modo drammatico la propria vita. Questo rappresenta un chiaro esempio di come la tecnologia possa amplificare la pressione sociale, portando a comportamenti conformisti e a una continua ricerca di approvazione.
Questa narrazione distopica invita a riflettere sulle possibili derive del social scoring nella vita reale. La pressione di dover apparire perfetti sui social media è un fenomeno noto. L’episodio evidenzia come le interazioni quotidiane possano essere influenzate da un sistema di valutazione che, sebbene sembri innocuo, può avere conseguenze devastanti.
Implicazioni legali e riflessioni future
Con il Regolamento AI, l’Unione Europea ha preso una posizione netta contro le pratiche di social scoring che possono portare a discriminazioni. Il Considerando n. 31 del regolamento sottolinea l’importanza di proteggere la dignità umana e i diritti fondamentali, escludendo pratiche di punteggio sociale che non rispettano questi valori.
Il futuro delle normative nella vita quotidiana resta incerto. È realistico pensare che una legislazione così rigorosa possa realmente fermare la tendenza verso un controllo sociale basato su punteggi? Solo il tempo potrà dirlo, ma è fondamentale rimanere vigili e consapevoli delle implicazioni delle tecnologie utilizzate quotidianamente.
In conclusione, il social scoring non è solo una questione legale, ma un tema complesso che tocca aspetti etici, sociali e personali. È un argomento che richiede una discussione aperta e continua, poiché il futuro da costruire dipende da come si decide di gestire queste tecnologie.