Normative Recenti sulle Recensioni Online nel Settore Turistico e Ristorazione: Cosa Devi Sapere

Le recenti normative sulle recensioni online si propongono di aumentare la trasparenza e la responsabilità delle piattaforme, garantendo un ambiente più affidabile e sicuro per i consumatori.

Il recente passaggio del disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese (PMI) al Senato ha introdotto cambiamenti sostanziali nel modo in cui le recensioni online vengono gestite, in particolare nei settori turistico e della ristorazione. Questo provvedimento, che attua parzialmente la Direttiva Omnibus europea 2019/2161, mira a combattere il fenomeno delle recensioni false, spesso orchestrate da concorrenti o commissionate dalle stesse strutture.

Modifiche significative nel testo del disegno di legge

Una delle modifiche più rilevanti è contenuta nell’articolo 13, dove il testo originale prevedeva che solo i consumatori che dimostravano la propria identità e l’effettivo utilizzo di un servizio potessero lasciare una recensione. Questa formulazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile violazione della privacy e alla creazione di database centralizzati. Il nuovo testo, invece, elimina del tutto il requisito di identificazione, permettendo a chiunque abbia realmente usufruito di un servizio di esprimere un giudizio.

La responsabilità delle piattaforme

Un cambiamento cruciale è rappresentato dalla responsabilità delle piattaforme nel garantire la veridicità delle recensioni. Ora, se un sito web appone un badge come “acquisto verificato” su una recensione non autentica, quella recensione è considerata illecita. In tal caso, l’azienda potrebbe essere sanzionata dall’AGCM, con multe che possono raggiungere i 10 milioni di euro o il 10% del fatturato per le infrazioni più gravi. Questo spostamento di responsabilità pone le piattaforme di fronte a un bivio: dovranno scegliere se adottare sistemi di verifica robusti o rinunciare al badge di autenticità.

Implicazioni per i principali operatori del settore

Le piattaforme di recensioni come TripAdvisor, Trustpilot e Google Reviews devono ora rivedere le loro strategie. TripAdvisor, ad esempio, non ha attualmente un sistema di verifica degli acquisti e potrebbe trovarsi nella posizione di dover scegliere se implementare controlli rigorosi o perdere il badge di “recensione verificata”. D’altro canto, portali come Booking.com e The Fork, che già gestiscono le prenotazioni, hanno un vantaggio competitivo, poiché possono facilmente confermare chi ha realmente usufruito dei loro servizi.

Tempistiche e pratiche di pubblicazione

Un’altra modifica importante riguarda il termine per pubblicare una recensione, che è stato esteso da 15 a 30 giorni dalla fruizione del servizio. Questa decisione mira a riflettere le reali esigenze dei consumatori, che non sempre possono o vogliono recensire immediatamente. Superato il termine di trenta giorni, la recensione diventa automaticamente illecita, indipendentemente dalla verità del suo contenuto.

Normative e pratiche da evitare

La nuova legge stabilisce anche che una recensione è considerata illecita se derivante da promesse di sconti o benefici da parte del fornitore. Questo divieto è fondamentale per contrastare pratiche scorrette come le recensioni positive in cambio di vantaggi. Inoltre, è stata introdotta una presunzione di autenticità per le recensioni accompagnate da documentazione fiscale, come scontrini o fatture; ciò significa che se un utente allega prova di acquisto, la recensione sarà considerata valida a meno che non si dimostri il contrario.

La questione della cancellazione delle recensioni

Un aspetto controverso della normativa è il limite di due anni per la validità delle recensioni, che può favorire attività non virtuose nel cancellare recensioni negative dopo un certo periodo. Anche se il testo prevede che le recensioni possano essere rimosse prima dei due anni se l’imprenditore dimostra di aver risolto il problema, c’è il rischio che alcune aziende possano semplicemente attendere la scadenza per far sparire le recensioni sfavorevoli.

Prossimi passi

Il disegno di legge, ora approvato in prima lettura al Senato, è in attesa di essere discusso alla Camera dei Deputati. Se approvato senza modifiche, diventerà legge definitiva, ma eventuali emendamenti potrebbero riportarlo al Senato per un’ulteriore revisione. L’approvazione finale è attesa entro la fine del 2025 o l’inizio del 2026, il che richiederà un periodo transitorio per le piattaforme per adeguarsi alle nuove normative.

Scritto da Marco Santini

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