Sovranità digitale e le sfide dell’era tecnologica

Un viaggio attraverso le sfide della sovranità digitale e le sue implicazioni per le PMI.

Durante la recente Tavola Rotonda del 16 aprile 2025, svoltasi nell’ambito della 13a Edizione della Cyber Crime Conference, si è discusso intensamente del concetto di sovranità digitale, un tema che sta acquisendo sempre più rilevanza nel contesto geopolitico attuale. Con un moderatore d’eccezione, il Prof. Mauro Santaniello, il dibattito ha messo in luce le trasformazioni storiche e politiche che influenzano questa nozione fondamentale.

Il contesto geopolitico attuale

Nel suo intervento, Santaniello ha tracciato il quadro delle tensioni geopolitiche e dei conflitti che caratterizzano il nostro tempo, sottolineando come la sovranità digitale si stia evolvendo in risposta a queste sfide. Da un lato, c’è una crisi dell’ordine internazionale liberale; dall’altro, una riconfigurazione delle politiche tecnologiche globali. In questo scenario complesso, la sovranità digitale non è più vista solo come una questione di accesso alle risorse digitali, ma come un principio che abbraccia dati, infrastrutture e applicazioni tecnologiche.

Il ruolo dell’Unione Europea

Nell’ambito europeo, la sovranità digitale ha guadagnato una nuova centralità nell’agenda politica. Santaniello ha messo in evidenza come Germania e Francia, durante i rispettivi mandati di Presidenza del Consiglio UE, abbiano dato impulso a iniziative che mirano a limitare i poteri delle grandi piattaforme digitali e proteggere i diritti dei cittadini. L’Unione Europea ha quindi avviato una serie di interventi per affermare la propria autonomia tecnologica, un passo necessario per affrontare le sfide di cybersicurezza e protezione dei dati.

Strategie e iniziative concrete

Stefania Ducci ha approfondito la strategia dell’Unione Europea in materia di sovranità digitale, evidenziando come le iniziative recenti, come la “Strategia Europea per la Sicurezza Interna” (ProtectEu), pongano l’accento sulla resilienza alle minacce ibride. Un aspetto innovativo di questa strategia è l’introduzione di requisiti di certificazione per la cybersicurezza che considerano non solo parametri tecnici, ma anche esigenze politico-strategiche.

Il costo della sicurezza e delle libertà

Ginevra Cerrina Feroni ha suscitato una riflessione profonda sulle tensioni tra sovranità digitale e principi del costituzionalismo democratico. Ha evidenziato come, in situazioni di emergenza, ci sia il rischio di sacrificare diritti fondamentali. La sua analisi ha toccato punti cruciali, come la responsabilità giuridica dei gestori delle piattaforme e le violazioni dei diritti fondamentali, ponendo interrogativi sul potere di chi gestisce i dati.

Il futuro del lavoro e delle tecnologie emergenti

Nel corso del dibattito, sono emerse preoccupazioni anche riguardo il futuro del lavoro nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Antonio Teti ha posto una domanda provocatoria: come reagiranno le aziende europee di fronte a piattaforme di IA sviluppate in contesti esterni all’UE? La discussione ha messo in evidenza le sfide che le imprese devono affrontare per rimanere competitive e sicure, in un panorama sempre più influenzato da attori globali.

Conclusioni aperte e riflessioni future

La Tavola Rotonda ha offerto un’analisi ricca e sfaccettata delle dimensioni giuridiche, tecnologiche ed economiche della sovranità digitale. La vera sfida è costruire un modello che non comprometta i principi democratici a favore della sicurezza. In un mondo in cui la tecnologia ridefinisce continuamente i confini tra pubblico e privato, è fondamentale trovare un equilibrio che salvaguardi sia l’innovazione che i diritti fondamentali. Le decisioni di oggi influenzeranno il futuro delle democrazie nell’era digitale.

Scritto da AiAdhubMedia

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