Un successo straordinario per il Salone Internazionale del Libro 2025

Il Salone del Libro di Torino ha registrato un'affluenza record e ha presentato importanti novità per un'esperienza unica.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha chiuso i battenti con un trionfo clamoroso, registrando un’affluenza di ben 231.000 visitatori. Durante i cinque giorni di eventi, sono stati messi in piedi 2.647 eventi, di cui 1.513 nel programma principale. La partecipazione è stata così intensa che 315 di questi eventi hanno registrato il tutto esaurito. Non posso fare a meno di pensare che un evento di questo calibro sia un vero e proprio riflesso della passione per la lettura e per la cultura che anima il nostro Paese.

Novità e innovazioni logistiche

Quest’edizione ha visto un cambio di passo notevole, con l’introduzione di un nuovo sito web e un sistema di prenotazione più efficiente, che hanno semplificato l’accesso e migliorato l’esperienza del pubblico. E, lasciatemelo dire, chi non ha mai sudato freddo per trovare un biglietto all’ultimo minuto? Quest’anno, il 94,5% dei biglietti è stato acquistato online, con un incremento del 37% negli abbonamenti rispetto all’anno precedente. Davvero un bel passo avanti, non credete?

La Campania e i Paesi Bassi protagonisti

Quest’anno, la Campania ha avuto il suo momento di gloria come regione ospite, portando con sé ben 70 case editrici e eventi di grande richiamo. Tra questi, spiccano gli incontri con autori come Serena Rossi e Vincenzo De Luca. Ma non è finita qui: nel 2025, i Paesi Bassi saranno i protagonisti dell’evento, mentre nel 2026 si prepara ad accogliere la Grecia. Che dire, un bel palcoscenico per le culture europee!

Temi di rilevanza sociale

Il Salone di quest’anno ha anche affrontato temi di grande attualità: genealogia femminile, salute mentale, femminismo, sostenibilità e pace sono solo alcune delle questioni esplorate. Ricordo quando ho assistito a un dibattito sulla salute mentale, un tema così importante e spesso trascurato. Autori di spicco come Joël Dicker e Roberto Saviano hanno attirato un pubblico enorme, dimostrando che la letteratura può essere un potente strumento di riflessione e cambiamento sociale.

Un pubblico giovane e dinamico

Un aspetto che mi ha colpito particolarmente è stata la forte partecipazione giovanile. Il 49% dei visitatori aveva meno di 35 anni, e questo è un segnale fantastico! La Casa Salone si è confermata come un punto d’incontro fondamentale per lettori e appassionati, creando un legame diretto tra il pubblico e l’industria editoriale. In un mondo sempre più digitale, vedere i giovani così coinvolti nella lettura è una boccata d’aria fresca.

Eventi sold out e partecipazione attiva

Il Bookstock, il cuore pulsante del Salone, ha accolto scuole, famiglie e insegnanti, offrendo un’ampia gamma di eventi e laboratori. È stato incredibile vedere come i giovani abbiano risposto: eventi con autori del calibro di Ginevra Bompiani e Lia Levi hanno registrato il tutto esaurito. A proposito, chi di voi ha mai partecipato a un incontro di questo tipo? La sensazione di essere faccia a faccia con l’autore del proprio libro preferito è impagabile.

Progetti per il futuro

Il Salone ha in serbo per noi un futuro luminoso, con una serie di eventi che si estenderanno oltre la manifestazione principale. Dal Lungomare di Libri a Bari fino a iniziative locali come “Carte da decifrare” a Busca, il calendario promette di offrire nuove opportunità di avvicinamento alla lettura. La letteratura non si ferma mai, e questo è ciò che la rende così affascinante.

Un impegno per la sostenibilità

Quest’anno, il Salone ha anche messo in risalto la sostenibilità, un tema che non possiamo più ignorare. Dalle iniziative per incentivare l’uso del trasporto pubblico, che ha visto un incremento del 33% negli accessi alla metropolitana, fino a eventi dedicati all’educazione ambientale, l’impegno è chiaro. Un’ottima occasione per riflettere su come possiamo contribuire, anche nel nostro piccolo, a un futuro più verde.

Accessibilità e inclusione

Infine, non possiamo dimenticare il tema dell’accessibilità. Quest’edizione ha visto l’introduzione di servizi come il Pass Accesso Prioritario, che ha semplificato l’ingresso per 1.785 persone con disabilità. E chi non ha mai desiderato godere di un evento culturale senza barriere? La creazione di spazi di quiete e la traduzione in Lingua dei Segni sono passi importanti verso un’inclusione reale e concreta. Bravi!

Guardando al futuro

Insomma, il Salone Internazionale del Libro di Torino non è solo un evento, ma un vero e proprio movimento culturale che continua a crescere e a evolversi. Con appuntamenti già in programma per il 2025 e oltre, la comunità letteraria è pronta a scrivere nuove pagine di storia. E voi, siete pronti a partecipare a questo viaggio entusiasmante? Personalmente, non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il prossimo anno!

Scritto da AiAdhubMedia

Futurismo e tecnologia: un legame sorprendente

Synesthesia: innovazioni e nuove connessioni nel business